Piano triennale dell’offerta formativa 2022/2025
PREMESSA
Il motto della nostra scuola dell’infanzia è “ FELICI INCONTRO ALLA VITA”: la felicità che
incomincia dal riconoscimento della vita come dono e dalla capacità di vivere serenamente il
presente. Bambini, adulti di domani, che sorridono con fiducia alla vita e nelle difficoltà sono in
grado di poterle superare con le proprie risorse e con quelle degli altri, per il bene di tutti e nel
rispetto di ognuno.
LA NOSTRA STORIA
Edificata nel 1907 a Mazzo di Rho in via Nazario Sauro 22, grazie alla generosità dei marchesi Dal
Pozzo e all’opera dei mazzesi, secondo asilo su tutto il territorio di Rho, la nostra scuola fu eretta
per dare accoglienza ai figli dei contadini della frazione di Mazzo e delle zone limitrofe.
Negli anni del secondo conflitto mondiale divenne luogo di accoglienza per i bambini orfani e, in
seguito, accolse l’oratorio femminile nelle ore pomeridiane. Per decenni fu il centro delle
manifestazioni religiose e civili di Mazzo.
Nel 1977 grazie al contributo dell’allora parroco don Pietro Fumagalli, venne ampliata
arricchendosi di una nuova ala al fine di offrire soluzioni di qualità alle nuove esigenze del
quartiere sempre in crescita.
Dall’anno scolastico 2000/2001 la scuola Dal Pozzo è riconosciuta come scuola paritaria (D.M. n.
488/3047 del 28 febbraio 2001) ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, ed è parte del sistema
scolastico nazionale. Inoltre, come previsto dalla legge 53 del 28 marzo 2003, ha assunto la
denominazione di “Scuola dell’Infanzia”.
La scuola aderisce alla F.I.S.M.(federazione italiana scuole materne) e, ferma restando l’ispirazione
cattolica di fondo, adotta le indicazioni nazionali per il curricolo emanate dai competenti organi
ministeriali.
Nel 2004, attenta alle esigenze delle famiglie, ha inaugurato la sezione di micronido.
Situata in luogo strategico come punto di collegamento tra l’hinterland e la città di Milano, ad oggi
offre un servizio efficiente alle famiglie, non solo residenti, ma anche di passaggio per esigenze
lavorative.
Nel settembre 2020 la riapertura della scuola in piena emergenza sanitaria ci ha messo di fronte
alla necessità di trovare un equilibrio tra i necessari protocolli di sicurezza e di tutela della salute e
la salvaguardia dei presupposti pedagogici ed educativi. Vogliamo vivere questo nuovo contesto
come una sfida che apre a nuove opportunità di sperimentazione e cambiamento.
IL NOSTRO STILE
La nostra scuola è un ambiente aperto, progettato e pensato per il benessere dei bambini e degli
adulti, che insieme condividono l’esperienza educativa che caratterizza la quotidianità degli
avvenimenti.
La nostra scuola è luogo di dialogo sincero e costruttivo, in cui tutti i protagonisti hanno pari
dignità e dove ci si possa ascoltare, incontrare e confrontare.
La nostra scuola è una comunità inclusiva in cui inclusione non è sinonimo di appiattimento
indifferenziato ma di valorizzazione delle differenze assumendole come patrimonio comune e
arricchente.
La nostra scuola è una sorgente di sviluppo integrale di tutti i bambini e di “tutto” il bambino
inteso nel suo aspetto fisico, affettivo, cognitivo, emotivo e spirituale.
La nostra scuola è una promessa di pace. Essere operatori di pace non significa solamente operarsi
per evitare tensioni interne ma soprattutto educare i bambini ad una cultura della pace.
LA NOSTRA SCUOLA: SPAZI E TEMPI
I NOSTRI SPAZI
La scuola è strutturata su due livelli e comprende:
- Tre sezioni eterogenee per età (3,4,5 anni)
- Servizi igienici a misura di bambino
- Salone con strutture di gioco a norma
- Angolo della nanna
- Sala da pranzo
- Cucina funzionale (con servizio mensa interno)
- Locale per la conservazione del materiale didattico
- Ufficio direzionale
- Giardino attrezzato con strutture di gioco a norma
- Spazio micronido
L’organizzazione degli spazi nella nostra scuola è un elemento fondamentale per un efficaceazione educativa; il bambino deve potersi muovere in sicurezza e autonomamente, deve trovarenei diversi angoli-gioco stimoli efficaci per lo sviluppo delle abilità e il raggiungimento dicompetenze, per questo, accanto ai giochi più classici abbiamo inserito materiali destrutturatiche aiutano a sviluppare l’autonomia, la concentrazione e permettono di attivare nel giococomplessi meccanismi di ragionamento ed apprendimento duraturi.
Gli spazi interni ed esterni della scuola, in tempo di pandemia, subiscono momentanei
cambiamenti per adeguarsi alle nuove normative sanitarie: le sezioni rimangono con il loro
numero di bambini perché verificata una giusta metratura; due sezioni vengono utilizzate anche
come sala da pranzo, sono stati acquistati dei tavolini monoposto che permetteranno di pranzare
mantenendo le giuste distanze, mentre la terza sezione continuerà ad utilizzare la sala da pranzo. I
bagni verranno usati da una sezione alla volta e opportunamente disinfettai dopo ogni uso.
Il salone viene suddiviso in tre aree gioco in modo che i bambini possano utilizzarlo senza mescolare
i gruppi classe; anche lo spazio adibito alla nanna è organizzato in tre gruppi distinti. Uguale
modifiche vengono apportate al giardino dove i bambini possono giocare nel loro spazio-sezione.
IL TEMPO A SCUOLA
La scuola è aperta, come prevede il Ministero della pubblica Istruzione, dal 1 settembre al 30
giugno, da lunedì a venerdì dalle ore 7.45 alle 18.00
Nelle prime tre settimane di luglio la scuola offre la possibilità di frequentare il centro estivo,
con servizio completo di pre e post scuola.
ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA
7.45 - 9.15 pre-scuola, accoglienza e gioco libero in sezione
9.30 - 10.00 circle time con introduzione alla giornata
10.00 - 11.30 attività organizzata secondo la progettazione settimanale
11.30 - 11.45 igiene personale e preparazione al pranzo
12.00 - 13.00 pranzo
13.00 - 13.30 gioco libero in salone o giardino
13.30 - 15.15 riposo per i più piccoli e attività in sezione per mezzani e grandi
15.30 - 16.00 termine del tempo scolastico e uscita
L’uscita, per evitare assembramenti, viene scaglionata in tre tempi: 15.30 sezione azzurra, 15.40
sezione verde, 15.50 sezione arancione.
16.00 - 18.00 post scuola per chi ne abbia necessità. Il post scuola si svolge in salone, suddivisi
per sezioni (solo in caso di emergenza covid) con due educatrici di riferimento.
La cura del tempo è fondamentale per un’azione educativa di qualità. Nella nostra scuola
scegliamo percorsi educativi che riconducano la piccola comunità scolastica ad un passo più
umano e tendano a riequilibrare la frenesia dell’ambiente di vita quotidiano dei bambini.
Accettando il fluire lento e graduale del tempo è possibile rispettare e valorizzare i ritmi
evolutivi, le differenze e le identità di ciascuno creando una personalizzazione dei processi di
crescita.
Nella nostra scuola ci piace:
- Perdere tempo a parlare insieme
- Perdere tempo per condividere le scelte
- Perdere tempo per darsi tempo
- Perdere tempo per giocare
- Perdere tempo per crescere
- Perdere tempo per guadagnare tempo
RISORSE PROFESSIONALIGli adulti che lavorano stabilmente nella scuola sono:
- Il presidente e gestore don Diego Crivelli
- Tre insegnanti titolari di sezione, di cui una con l’incarico di coordinatrice
- Un’insegnante jolly
- Due educatrici di micronido
- Due segretari (volontari)
- Una cuoca
- Un’ ausiliaria con mansioni di aiuto cuoca e servizio post scuola al micronido
- Due ausiliarie per assistenza educativa, pre e post scuola e momento della nanna.
- Un’ausiliaria addetta alle pulizie
Nella realizzazione della propria offerta formativa la scuola considera la formazione el’aggiornamento delle insegnanti e di tutto il personale, fondamentali per l’impegno educativo.A tal fine favorisce la partecipazione alle iniziative FISM e di altre agenzie per la formazione el’aggiornamento in campo educativo, didattico, sicurezza, primo soccorso e formazionealimentare.OFFERTA FORMATIVALa scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro
diritto all’educazione e alla cura. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia della competenza e li avvia alla cittadinanza ( Indicazioni Nazionali
2012).
Nell’organizzazione del lavoro all’interno della scuola occorre possedere un sicuro impianto
metodologico che tenga conto dell’identità culturale dei bambini, della loro spontaneità, dei loro
interessi.
L’azione diretta e spontanea del bambino è il vero punto di partenza per ogni progettoeducativo.Nella scuola dell’infanzia la giornata è scandita da momenti diversi, consueti e familiari che
costituiscono un ambiente privilegiato di interazione personale, esplorazione spontanea e di
conoscenza della realtà, favorendo lo sviluppo dell’autonomia. In questo contesto l’insegnante
assume la funzione di “regista” dello scenario di ricerca propria del bambino, attraverso la
costruzione di situazioni stimolo, di predisposizione degli spazi e dei materiali.
Sono i cosidetti campi di esperienza che vengono definiti dalle Indicazioni nazionali del 2012:
“ un insieme di oggetti, situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostracultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti progressivamente piùsicuri”.
I cinque campi di esperienza sono attualmente così suddivisi:
IL SE’ E L’ALTRO: il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, conosce meglio sè
stesso, gli altri e le tradizioni della comunità in cui vive. E’ l’ambito delle grandi domande di
senso, dove il bambino cerca di dare un nome ai suoi stati d’animo, e dove si esercita al
confronto con “l’altro”.
IL CORPO E IL MOVIMENTO: è il campo di esperienza della corporeità e della motricità,
teso a promuovere la presa di coscienza del valore del corpo, “inteso come una delle
espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva,
comunicativa e pratica”.
IMMAGINI SUONI COLORI: è il campo nel quale il bambino ha la possibilità di esprimere
pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività attraverso l’incontro con l’arte, la
musica, la drammatizzazione per favorire lo sviluppo del senso del bello, la possibilità di
guardare, ascoltare e percepire il mondo in modi diversi.
I DISCORSI E LE PAROLE: è lo specifico campo delle capacità comunicative riferite al
linguaggio orale, strumento essenziale per comunicare, e rendere via via meglio definito il
proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con l’esperienza concreta.\
LA CONOSCENZA DEL MONDO: è il campo di esperienza relativo all’esplorazione, scoperta
e prima sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale,
cioè il campo della conoscenza scientifica e della matematica.
Con la legge del 20 agosto 2019 e il D.M. del 22 giugno 2020 n.35 “Linee guida per
l’insegnamento dell’educazione civica”,l’educazione civica diventa una disciplina
trasversale che interessa tutti i gradi scolastici. Le linee guida propongono tre grandi gruppi
tematici: Costituzione (legalità e solidarietà), sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale.
METODOLOGIA: La metodologia concordata, in modo unitario da noi insegnanti, per operare
nella scuola in modo consapevole, incisivo e verificabile si fonda su alcuni elementi per noi
fondamentali.
La progettazione, l’organizzazione e la valorizzazione degli spazi e dei materialiIl modo in cui sono strutturati gli spazi e distribuiti i materiali incide in maniera significativa
sulla qualità delle esperienze che si compiono a scuola. Pertanto ogni contesto di gioco, di
relazione e di apprendimento va realizzato con consapevolezza in modo da favorire il
benessere del bambino, le sue relazioni e le sue scoperte.
La valorizzazione delle relazioniLa dimensione affettiva è essenziale nel processo di crescita: l’affetto, il rispetto, la
serenità, l’allegria, lo scambio, l’ascolto e l’aiuto reciproco sono componenti essenziali per
diventare dei buoni adulti e cittadini del mondo.
La progettazione aperta e flessibilePredisporre in modo logico e coerente una programmazione educativa permette al
bambino di elaborare il suo processo di crescita; essa deve partire dal bambino e rispettare
la sua soggettività disponendo una serie di interventi funzionali e individualizzati per il
raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
La ricerca/azione e l’esplorazioneSono leve indispensabili per favorire la curiosità, la costruzione, la verifica delle ipotesi e la
formazione di abilità di tipo scientifico.
La valorizzazione del giocoRisorsa privilegiata di apprendimento e relazioni, il gioco, nelle dimensioni simbolico,
strutturato e cognitivo, è uno strumento per lo sviluppo del bambino, attraverso il quale
egli sperimenta, esprime la sua creatività, acquisisce le prime regole sociali e morali, regola
le sue emozioni, manifesta bisogni, desideri e sentimenti.
Il dialogo continuoE’ utile per il confronto, lo scambio, l’arricchimento reciproco, per stimolare la discussione
e il valorizzare “il pensare con la propria testa” sviluppando il senso critico, per rendere il
bambino protagonista della sua crescita.
La mediazione didatticaSviluppa nei bambini le capacità metacognitive, cioè la capacità di impadronirsi delle abilità
e competenze a facilitare gli apprendimenti continui che essi dovranno realizzare durante
la loro vita, cioè “imparare a pensare”, “imparare ad apprendere”, “ imparare ad essere”.
Il lavoro di gruppo e le attività laboratorialiConsentono percorsi esplorativi dove si uniscono i saperi disciplinari a quelli di ricerca e
verifica, dove si imparano negoziazioni e dinamiche comunicative caratterizzate dalla
disponibilità, dalla calma, dalla condivisione cognitiva ed emotiva.
L’osservazione sistematica dei bambiniLe insegnanti osservano le dinamiche, i comportamenti e le esigenze dei bambini al fine di
riorganizzare, attraverso progetti, l’intervento educativo.
La documentazione del loro lavoroPermette ai bambini di conservare la memoria di esperienze vissute e di riflettere sul loro
operato, su quello che ognuno ha dato e ricevuto dai compagni, sul riconoscimento della
propria identità e di quella del gruppo.
Nella nostra scuola ci interessa maggiormente il percorso prima del prodotto. Ciinteressano i “progetti” che si co-costruiscono con i bambini, imboccando stradesolitamente non predefinite. Ci interessa cercare di stimolare apprendimenti affinchè ibambini possano essere adulti non “con teste piene ma con teste ben fatte” ( EdgarMorin) e far sì che possano essere in grado di dire “aiutami a fare da solo” (MariaMontessori).
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVALa scuola oltre a prevedere una serie di attività curricolari, amplia la propria proposta formativa
attraverso la realizzazione di progetti e laboratori grazie ai quali i bambini hanno la possibilità di
sperimentarsi in attività finalizzate al perseguimento degli obiettivi sopra esposti.
Progetto accoglienza: è dedicato alle famiglie che iniziano a frequentare la scuola. E’ un’ occasione
fondamentale per conoscersi, entrare in relazione con la tranquillità e l’attenzione necessaria per
creare rapporti basati sulla fiducia e corresponsabilità educativa. Il progetto si articola in tre
momenti fondamentali:
1. Incontro con i genitori per presentare il nostro progetto educativo, il regolamento
scolastico e consigliare su alcuni atteggiamenti utili al momento dell’inserimento.
2. Colloquio individuale dell’insegnante con la famiglia per fare una prima conoscenza del
bambino, dei suoi traguardi, bisogni ed eventuali difficoltà.
3. All’inizio dell’anno scolastico vengono dedicati due giorni esclusivamente ai nuovi iscritti
che con i loro genitori possono vivere due mattinate di gioco e attività con le insegnanti.
Naturalmente il progetto non si esaurisce nelle prime settimane ma resta per tutti un percorsoda condividere per creare legami veri e solidi che permettano di realizzare una scuola nella quale“si sta bene”.
Laboratorio di inglese: è un progetto facoltativo, aperto a tutti i bambini suddivisi in gruppi
omogenei per età. Il laboratorio è realizzato da insegnanti specialisti della scuola NET (New English
Teaching con sede a Caronno Pertusella) e si sviluppa nel corso dell’anno (da ottobre a maggio)
una volta a settimana ( della durata di 45’) per grandi e mezzani, mentre per i piccoli a partire da
Gennaio 10 incontri da 30’ ciascuno. Il progetto si basa su un approccio ludico e attraverso la
sensibilizzazione ad un codice linguistico diverso dal proprio, i bambini sviluppano un
apprendimento attivo, e imparano a produrre in modo del tutto naturale i suoni della nuova
lingua.
Laboratorio musicale: a partire dal mese di Febbraio suddivisi in gruppi omogenei per età e
sempre una volta a settimana i bambini hanno la possibilità di esplorare e conoscere il mondo
sonoro, sperimentando attraverso giochi, esperienze di ascolto e produzione musicale guidati da
un’insegnante specialista. In periodo di emergenza sanitaria il laboratorio è stato svolto all’interno
della sezione.
Laboratorio di attività motoria: nel corso dell’anno, una volta a settimana, suddivisi in gruppi
omogenei per età, i bambini sperimentano, attraverso attività giocose, le proprie potenzialità con
l’obiettivo di sviluppare competenze motorie, e favorire lo sviluppo di un’immagine positiva del
sé.
Progetto “Dal gioco alla didattica”: questo progetto nasce dall’esigenza di accompagnare il
bambino nel delicato passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e di offrire ai docenti
un supporto nella definizione di criteri efficaci nel passaggio di informazioni circa i bambini per la
formazione delle nuove classi. I destinatari sono i bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola
e che abbiano il consenso dai genitori. Il progetto è seguito dalla psicopedagogista Dr.ssa Daniela
Castelli e comprende una fase di progettazione e presentazione con le insegnanti, una fase di
lavoro individuale con i bambini e l’ultima fase di restituzione dei risultati alle insegnanti che li
comunicheranno alle famiglie. In collegio docenti verranno verificati i percorsi didattici svolti per
rafforzarli e ampliarli qualora ce ne fosse la necessità.
Progetto sulla prevenzione del disagio nella scuola dell’infanzia: la nostra scuola ha accolto la
proposta di partecipare ad un progetto legittimato e finanziato dal comune di Rho sulla
prevenzione del disagio nella scuola dell’infanzia. Per questo ha a disposizione la consulenza della
psicopedagogista dr.ssa Daniela Castelli. Il progetto intende affrontare i problemi di natura
relazionale, espressiva, comunicativa e cognitiva propri del bambino impegnato nel delicato
processo di sviluppo della prima infanzia. Il progetto comprende momenti di osservazione nel
gruppo classe su richiesta dell’insegnante, incontri a cadenza mensile con il collegio docenti,
sportello consulenza per i genitori che ne facciano richiesta.
Insegnamento della religione cattolica: si colloca nel quadro delle finalità della scuola
dell’infanzia, contribuendo alla formazione integrale del bambino. Tende a promuovere la sua
identità anche nella dimensione religiosa attraverso l’attività settimanale di insegnamento ( di cui
ogni alunno che si iscrive è tenuto ad avvalersi, in quanto tale insegnamento è parte integrante del
Progetto Educativo della scuola stessa), la preghiera del mattino, l’azione educativa in riferimento
a fatti quotidiani. L’attività si svolge per gruppi di età, con modalità giocosa e laboratoriale.
Inoltre nell’arco dell’anno vengono proposte come occasione di crescita e incontro educativo:
- Una o più uscite didattiche progettate come arricchimento della programmazione curricolare
- “Teatro a scuola” dove i bambini assistono e diventano co-protagonisti di uno spettacolo teatrale
- Festa di Natale
- Festa di fine anno
In periodo di pandemia abbiamo sospeso le uscite didattiche; Nell’anno scolastico 2021/2022 è
stata programmata, salvo impedimenti, l’uscita didattica di fine anno. La festa di Natale è stata
sostituita da un video augurale preparato dai bambini e le insegnanti. Questo ultimo cambiamento
ci ha portato a riflettere in collegio docenti su quale valore educativo avesse la classica recita di
natale, quale impatto avesse sull’emotività dei bambini di 3, 4 e 5 anni. Abbiamo così elaborato un
progetto che vede coinvolti i genitori: preparare uno spettacolo natalizio da presentare ai bambini
che diventano spettatori. L’idea è stata presentata nei consigli di sezione e ben accolta dalla
maggior parte. A natale 2021 i genitori dei bambini dell’ultimo anno hanno preparato lo spettacolo
solo per i loro bambini (per evitare assembramenti), è stata un’ottima esperienza che ha permesso
ai genitori di creare nuove relazioni, ai bambini di vivere un momento coinvolgente in
un’atmosfera magica e rilassante.
CONTINUITA’ EDUCATIVAOrizzontale: rapporti scuola - famigliaLa nostra scuola riconosce nella famiglia l’ambiente educativo primario per il bambino, pertanto
essa:
Ritiene preminente la centralità del bambino, il rispetto della sua identità, pronuovendone
lo sviluppo attraverso la risposta attenta e puntuale a tutte le esigenze materiali, culturali e
spirituali.
Favorisce un clima di dialogo, confronto e aiuto reciproco nel rispetto delle reciproche
competenze.
Richiede la collaborazione dei genitori all’atto dell’inserimento del bambino nella scuola,
per ricostruirne la storia seguendo i criteri indicati nel fascicolo personale.
Sollecita incontri occasionali con le famiglie e ne promuove altri in modo sistematico, allo
scopo di consentire uno scambio di informazioni. Nel mese di ottobre vengono convocate
le assemblee di classe durante le quali è presentata la programmazione didattica annuale;
nei mesi di novembre e maggio si svolgono i colloqui individuali tra i genitori e le insegnanti
per concretizzare la collaborazione scuola – famiglia.
Considera con rispettosa discrezione, comprensione e solidarietà le situazioni familiari
difficili socialmente, culturalmente ed economicamente precarie. Ferma restando inoltre
che ogni azione congiunta deve comunque salvaguardare la spontaneità e la serenità del
bambino.
Sensibilizza la famiglia affinchè lo svolgimento di particolari momenti della vita scolastica,
quali ricorrenze e incontri festosi, avvenga in modo attivo, ma rispettoso della tranquillità
dei bambini e del loro inalienabile diritto a “star bene a scuola”.
Promuove l’integrazione scolastica per bambini diversamente abili cercando di armonizzare
l’assetto organizzativo della scuola con le caratteristiche individuali del soggetto in
difficoltà.
Favorisce, in presenza di situazioni ambientali multiculturali e plurietniche, l’inserimento di
bambini appartenenti a culture, razze e religioni diverse.
VerticalePer garantire continuità e serenità al passaggio da una scuola all’altra, viene attuato un progetto
di raccordo tra il micronido e la scuola dell’infanzia. Questo è articolato in vari momenti, progettati
nel corso dell’anno dal team insegnanti in collaborazione con le educatrici del micronido.
Un secondo passaggio che crea continuità è vissuto prima dell’entrata alla scuola primaria. I
bambini dell’ultimo anno che frequenteranno la scuola primaria del quartiere vengono invitati a
partecipare, accompagnati dai genitori, ad un momento festoso di raccordo. Inoltre le insegnanti
della nostra scuola sono disponibili alla trasmissione di un fascicolo di presentazione del bambino
e delle competenze raggiunte per favorire un passaggio alla scuola primaria più sereno possibile.
Nel mese di giugno, con la scuola primaria del quartiere, le insegnanti hanno in calendario un
incontro, utile per ampliare la conoscenza dei futuri primini e collaborare nella formazione delle
classi. A dicembre un altro incontro ci permetterà di confrontarci e verificare l’andamento del
primo periodo di scuola.
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONELa scuola si prefigge lo scopo di rafforzare la cultura dell’inclusione per rispondere efficacemente
alle necessità di ogni bambino. La didattica inclusiva si qualifica come uno stile di insegnamento
centrato sui bisogni di tutti i bambini e non è riferita solo agli alunni con Bisogni Educativi Speciali
(BES). I docenti devono avere uno sguardo inclusivo e quindi saper osservare i comportamenti dei
bambini, individuare potenzialità e abilità, cogliere difficoltà e fragilità.
Fare inclusione in unascuola di ispirazione cristiana significa, infatti, accogliere l’altro con la sua storia, le suecaratteristiche, le sue potenzialità, le sue fragilità.La scuola istituisce come gruppo per l’inclusione tutto il corpo docente, con lo scopo di realizzare il
diritto all’apprendimento per tutti i bambini mediante la programmazione di un Piano Annuale per
l’Inclusione (PAI).Questo non è solo un documento relativo ai bambini con Bisogni Educativi
Speciali ma è lo strumento attraverso il quale ciascuna scuola progetta la propria offerta formativa
in senso inclusivo.
Il collegio docenti si attiva entro il termine del 30 giugno per le rispettive date di approvazione e
delibera del PAI. Il documento è revisionabile fino al 31 ottobre dell’anno corrente.
ORGANIZZAZIONEORGANI COLLEGIALI: Sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte
le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio. Nella nostra scuola è presente:
Il consiglio di intersezione composto da tutte le insegnanti e i rappresentanti di classe eletti
tra i genitori durante le assemblee di classe di inizio anno scolastico. Hanno il compito di
formulare al collegio docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica nonché
quella di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra i docenti e i genitori. Si riunisce due
volte all’anno.
Il collegio dei docenti composto da tutte le insegnanti e la coordinatrice è l’organo
responsabile dell’organizzazione didattica ed educativa della scuola. Ha il compito di
progettare, organizzare, verificare e valutare la vita didattica della scuola. Si riunisce una
volta al mese e ogni qualvolta la coordinatrice e le insegnanti lo ritengano necessario.
Al termine di ciascun anno scolastico, viene elaborato un documento di verifica annuale, illustrato
al collegio docenti. Il PTOF è documento flessibile, soggetto a modifiche e integrazioni annuali. La
piena realizzazione dell’Offerta Formativa programmata è la risultante dell’impegno e della
professionalità di tutti gli operatori all’interno della scuola.
CONCLUSIONICi piace concludere questo documento ricordando e facendo nostro ”
IL MANIFESTO DEI DIRITTINATURALI DI BIMBI E BIMBE” scritto dal pedagogista Gianfranco Zavalloni nel 2003.
Solo così riusciremo a realizzare il nostro motto: “
FELICI INCONTRO ALLA VITA”
1 IL DIRITTO ALL’OZIOa vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2 IL DIRITTO A SPORCARSIa giocare con la sabbia, la terra, l’erba, le foglie, l’acqua, i sassi, i rametti
3 IL DIRITTO AGLI ODORIa percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4 IL DIRITTO AL DIALOGOad ascoltare e poter prendere la parola, interloquire e
dialogare
5 IL DIRITTO ALL’USO DELLE MANIa piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare,
incollare, plasmare la creta, legare corde, accendere un fuoco
6 IL DIRITTO AL BUON INIZIOa mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e respirare aria pura
7 IL DIRITTO ALLA STRADAa giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8 Il DIRITTO AL SELVAGGIOa costruire un rifugio-gioco nei boschetti,
ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9 IL DIRITTO AL SILENZIOad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il gorgogliare dell’acqua
10 Il DIRITTO ALLE SFUMATUREa vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare, nella notte, la luna e le stelle
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola dell’infanzia Dal Pozzo è stato approvato dal
collegio dei docenti nella seduta del giorno 16/12/2021.