Piano triennale
dell’offerta formativa 2019/2022
INDICE
- PREMESSA
- LA NOSTRA STORIA
- IL NOSTRO STILE
- LA NOSTRA SCUOLA: SPAZI E TEMPI
- RISORSE PROFESSIONALI
- OFFERTA FORMATIVA
- AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA: PROGETTI E LABORATORI
- CONTINUITA’ EDUCATIVA
- PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
- ORGANIZZAZIONE: ORGANI COLLEGIALI
- CONCLUSIONI
1. PREMESSA
Il motto della nostra scuola dell’infanzia è “ FELICI INCONTRO ALLA VITA”: la
felicità che incomincia dal riconoscimento della vita come dono e dalla
capacità di vivere serenamente il presente. Bambini, adulti di domani, che
sorridono con fiducia alla vita e nelle difficoltà sono in grado di poterle
superare con le proprie risorse e con quelle degli altri, per il bene di tutti
e nel rispetto di ognuno.
2. LA NOSTRA STORIA
Edificata nel 1907 a Mazzo di Rho in via Nazario Sauro 22,
grazie alla generosità dei marchesi Dal Pozzo e all’opera dei mazzesi, secondo
asilo su tutto il territorio di Rho, la nostra scuola fu eretta per dare
accoglienza ai figli dei contadini della frazione di Mazzo e delle zone
limitrofe.
Negli anni del secondo conflitto mondiale divenne luogo di accoglienza
per i bambini orfani e, in seguito, accolse l’oratorio femminile nelle ore
pomeridiane. Per decenni fu il centro delle manifestazioni religiose e civili
di Mazzo.
Nel 1977 grazie al contributo dell’allora parroco don Pietro
Fumagalli, venne ampliata arricchendosi di una nuova ala al fine di offrire
soluzioni di qualità alle nuove esigenze del quartiere sempre in crescita.
Dall’anno scolastico 2000/2001 la scuola Dal Pozzo è
riconosciuta come scuola paritaria (D.M. n. 488/3047 del 28 febbraio 2001) ai
sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, ed è parte del sistema scolastico
nazionale. Inoltre, come previsto dalla legge 53 del 28 marzo 2003, ha assunto
la denominazione di “Scuola dell’Infanzia”.
La scuola aderisce alla F.I.S.M.(federazione italiana scuole
materne) e, ferma restando l’ispirazione cattolica di fondo, adotta le
indicazioni nazionali per il curricolo emanate dai competenti organi ministeriali.
Nel 2004, attenta alle esigenze delle famiglie, ha inaugurato
la sezione di micronido.
Situata in luogo strategico come punto di collegamento tra l’hinterland
e la città di Milano, ad oggi offre un servizio efficiente alle famiglie, non
solo residenti, ma anche di passaggio per esigenze lavorative.
3. IL NOSTRO STILE
La nostra scuola è un ambiente aperto, progettato e pensato
per il benessere dei bambini e degli adulti, che insieme condividono
l’esperienza educativa che caratterizza la quotidianità degli avvenimenti.
La nostra scuola è luogo di dialogo sincero e costruttivo, in
cui tutti i protagonisti hanno pari dignità e dove ci si possa ascoltare,
incontrare e confrontare.
La nostra scuola è una comunità inclusiva in cui inclusione
non è sinonimo di appiattimento indifferenziato ma di valorizzazione delle
differenze assumendole come patrimonio comune e arricchente.
La nostra scuola è una sorgente di sviluppo integrale di
tutti i bambini e di “tutto” il bambino inteso nel suo aspetto fisico,
affettivo, cognitivo, emotivo e spirituale.
La nostra scuola è una promessa di pace. Essere operatori di
pace non significa solamente operarsi per evitare tensioni interne ma
soprattutto educare i bambini ad una cultura della pace.
4. LA NOSTRA SCUOLA: SPAZI E TEMPI
I NOSTRI SPAZI
La scuola è strutturata su due livelli e comprende:
· Tre
sezioni eterogenee per età (3,4,5 anni)
· Servizi
igienici a misura di bambino
· Salone
con strutture di gioco a norma
· Angolo
della nanna
· Sala da
pranzo
· Cucina
funzionale (con servizio mensa interno)
· Locale
per la conservazione del materiale didattico
· Ufficio
direzionale
· Giardino
attrezzato con strutture di gioco a norma
· Spazio
micronido
5. IL TEMPO A SCUOLA
La scuola è aperta, come prevede il Ministero della pubblica
Istruzione, dal 1 settembre al 30 giugno, da lunedì a venerdì dalle ore 7.45
alle 18.00
Nelle prime tre
settimane di luglio la scuola offre la possibilità di frequentare il centro
estivo, con servizio completo di pre e post scuola.
ARTICOLAZIONE
DELLA GIORNATA
7.45 - 9.30 pre-scuola, accoglienza e gioco libero in
sezione
9.30 – 10.00 circle
time con introduzione alla giornata
10.00 – 11.30 attività
organizzata secondo la progettazione settimanale
11.30 – 11.45 igiene personale e preparazione al pranzo
11.45 – 12.45 pranzo
12.45 – 13.30 gioco
libero in salone o giardino
13.30 – 15.15 riposo
per i più piccoli e attività in sezione per mezzani e grandi
15.30 – 15.45 termine
del tempo scolastico e uscita
15.45 – 18.00 post
scuola per chi ne abbia necessità
6. RISORSE
PROFESSIONALI
Gli adulti
che lavorano stabilmente nella scuola sono:
- Il presidente e gestore don Luca
Nichelini
- Tre insegnanti responsabili di sezione,
di cui una con l’incarico di coordinatrice
- Un’insegnante jolly
- Due educatrici di micronido
- Un segretario
- Una cuoca
- Due ausiliarie con mansioni di aiuto
cuoca, servizio pre e post scuola, assistenza educativa
- Un’ausiliaria addetta alle pulizie
Nella realizzazione della propria
offerta formativa la scuola considera la formazione e l’aggiornamento delle
insegnanti e di tutto il personale, fondamentali per l’impegno educativo.
A tal fine favorisce la
partecipazione alle iniziative FISM e di altre agenzie per la formazione e
l’aggiornamento in campo educativo, didattico, sicurezza, primo soccorso e
formazione alimentare.
7. OFFERTA FORMATIVA
La scuola
dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la
risposta al loro diritto all’educazione e alla cura. Essa si pone la finalità
di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia della
competenza e li avvia alla cittadinanza ( Indicazioni Nazionali 2012).
Nell’organizzazione
del lavoro all’interno della scuola occorre possedere un sicuro impianto
metodologico che tenga conto dell’identità culturale dei bambini, della loro
spontaneità, dei loro interessi.
L’azione diretta e spontanea del
bambino è il vero punto di partenza per ogni progetto educativo.
Nella scuola
dell’infanzia la giornata è scandita da momenti diversi, consueti e familiari
che costituiscono un ambiente privilegiato di interazione personale,
esplorazione spontanea e di conoscenza della realtà, favorendo lo sviluppo
dell’autonomia. In questo contesto l’insegnante assume la funzione di “regista” dello scenario di ricerca propria
del bambino, attraverso la costruzione di situazioni stimolo, di
predisposizione degli spazi e dei materiali.
Sono i cosidetti
campi di esperienza che vengono definiti dalle Indicazioni nazionali del 2012:
“ un insieme di oggetti,
situazioni, immagini e linguaggi, riferiti ai sistemi simbolici della nostra
cultura, capaci di evocare, stimolare, accompagnare apprendimenti
progressivamente più sicuri”.
I cinque
campi di esperienza sono attualmente così suddivisi:
· IL SE’ E L’ALTRO: il
bambino sviluppa il senso dell’identità personale, conosce meglio sè stesso,
gli altri e le tradizioni della comunità in cui vive. E’ l’ambito delle grandi
domande di senso, dove il bambino cerca di dare un nome ai suoi stati d’animo,
e dove si esercita al confronto con “l’altro”.
· IL CORPO E IL MOVIMENTO: è il campo di esperienza della corporeità e della motricità, teso a
promuovere la presa di coscienza del valore del corpo, “inteso come una delle
espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale,
cognitiva, comunicativa e pratica”.
· IMMAGINI SUONI COLORI: è il campo nel quale il bambino ha la possibilità di esprimere pensieri
ed emozioni con immaginazione e creatività attraverso l’incontro con l’arte,
la musica, la drammatizzazione per
favorire lo sviluppo del senso del bello, la possibilità di guardare, ascoltare
e percepire il mondo in modi diversi.
· I DISCORSI E LE PAROLE: è lo specifico campo delle capacità comunicative riferite al
linguaggio orale, strumento essenziale per comunicare, e rendere via via meglio
definito il proprio pensiero, anche grazie al confronto con gli altri e con
l’esperienza concreta.
· LA CONOSCENZA DEL MONDO: è il campo di esperienza relativo all’esplorazione, scoperta e prima
sistematizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e
artificiale, cioè il campo della conoscenza scientifica e della matematica.
METODOLOGIA: La
metodologia concordata, in modo unitario da noi insegnanti, per operare nella
scuola in modo consapevole, incisivo e verificabile si fonda su alcuni elementi
per noi fondamentali.
· La progettazione, l’organizzazione e la valorizzazione degli spazi e
dei materiali
Il modo in cui sono strutturati gli spazi e distribuiti i materiali incide
in maniera significativa sulla qualità delle esperienze che si compiono a
scuola. Pertanto ogni contesto di gioco, di relazione e di apprendimento va
realizzato con consapevolezza in modo da favorire il benessere del bambino, le
sue relazioni e le sue scoperte.
· La valorizzazione delle relazioni
La dimensione affettiva è essenziale nel processo di crescita:
l’affetto, il rispetto, la serenità, l’allegria, lo scambio, l’ascolto e
l’aiuto reciproco sono componenti essenziali per diventare dei buoni adulti e
cittadini del mondo.
· La progettazione aperta e flessibile
Predisporre in modo logico e coerente una programmazione educativa
permette al bambino di elaborare il suo processo di crescita; essa deve partire
dal bambino e rispettare la sua soggettività disponendo una serie di interventi
funzionali e individualizzati per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti.
· La ricerca/azione e l’esplorazione
Sono leve indispensabili per favorire la curiosità, la costruzione, la
verifica delle ipotesi e la formazione di
abilità di tipo scientifico.
· La valorizzazione del gioco
Risorsa privilegiata di apprendimento e relazioni, il gioco, nelle
dimensioni simbolico,strutturato e cognitivo, è uno strumento per lo sviluppo
del bambino, attraverso il quale egli sperimenta, esprime la sua creatività,
acquisisce le prime regole sociali e morali, regola le sue emozioni, manifesta
bisogni, desideri e sentimenti.
· Il dialogo continuo
E’ utile per il confronto, lo scambio, l’arricchimento reciproco, per
stimolare la discussione e il valorizzare “il pensare con la propria testa”
sviluppando il senso critico, per rendere il bambino coprotagonista della sua
crescita.
· La mediazione didattica
Sviluppa nei bambini le capacità metacognitive, cioè la capacità di
impadronirsi delle abilità e competenze a facilitare gli
apprendimenti continui che essi dovranno realizzare durante la loro vita, cioè “imparare a pensare”, “imparare ad
apprendere”, “ imparare ad essere”.
· Il lavoro di gruppo e le attività laboratoriali
Consentono percorsi esplorativi dove si uniscono i saperi disciplinari
a quelli di ricerca e verifica, dove si imparano negoziazioni e dinamiche
comunicative caratterizzate dalla disponibilità, dalla calma, dalla
condivisione cognitiva ed emotiva.
· L’osservazione sistematica dei bambini
Le insegnanti osservano le dinamiche, i comportamenti e le esigenze dei
bambini al fine di riorganizzare, attraverso progetti, l’intervento educativo.
· La documentazione del loro lavoro
Permette ai bambini di conservare la memoria di esperienze vissute e di
riflettere sul loro operato, su quello che ognuno ha dato e ricevuto dai
compagni, sul riconoscimento della propria identità e di quella del gruppo.
8. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La scuola oltre a prevedere una serie di
attività curricolari, amplia la propria proposta formativa attraverso la
realizzazione di progetti e laboratori grazie ai quali i bambini hanno la
possibilità di sperimentarsi in attività finalizzate al perseguimento degli
obiettivi sopra esposti.
Progetto accoglienza: è dedicato alle famiglie che iniziano a
frequentare la scuola. E’ un’ occasione fondamentale per conoscersi, entrare in
relazione con la tranquillità e l’attenzione necessaria per creare rapporti basati
sulla fiducia e corresponsabilità educativa. Il progetto si articola in tre
momenti fondamentali:
1. Incontro con i genitori per presentare il
nostro progetto educativo, il regolamento scolastico e consigliare su alcuni
atteggiamenti utili al momento dell’inserimento.
2. Colloquio individuale dell’insegnante con la
famiglia per fare una prima conoscenza del bambino, dei suoi traguardi, bisogni
ed eventuali difficoltà.
3. All’inizio dell’anno scolastico vengono
dedicati due giorni esclusivamente ai nuovi iscritti che con i loro genitori
possono vivere due mattinate di gioco e attività con le insegnanti.
Naturalmente il progetto non si
esaurisce nelle prime settimane ma resta per tutti un percorso da condividere per
creare legami veri e solidi che permettano di realizzare una scuola nella quale
“si sta bene”.
Laboratorio di inglese: è un progetto facoltativo, aperto a tutti i
bambini suddivisi in gruppi omogenei per età. Il laboratorio è realizzato da
insegnanti specialisti della scuola NET (New English Teaching con sede a
Caronno Pertusella) e si sviluppa nel corso dell’anno (da ottobre a maggio) una
volta a settimana ( della durata di 45’) per grandi e mezzani, mentre per i
piccoli a partire da Febbraio 15 incontri da 30’ ciascuno. Il progetto
si basa su un approccio ludico e attraverso la sensibilizzazione ad un codice
linguistico diverso dal proprio, i bambini sviluppano un apprendimento attivo,
e imparano a produrre in modo del tutto naturale i suoni della nuova lingua.
Laboratorio musicale: a partire dal mese di Febbraio suddivisi in
gruppi omogenei per età e sempre una volta a settimana i bambini hanno la
possibilità di esplorare e conoscere il mondo sonoro, sperimentando attraverso
giochi ed esperienze di ascolto e produzione musicale guidati da un’insegnante
specialista.
Laboratorio di attività motoria: nel corso dell’anno, una volta a settimana,
suddivisi in gruppi omogenei per età, i bambini sperimentano, attraverso
attività giocose, le proprie potenzialità con l’obiettivo di sviluppare competenze motorie, e favorire lo
sviluppo di un’immagine positiva del sé.
Progetto “Dal gioco alla
didattica”: questo
progetto nasce dall’esigenza di accompagnare il bambino nel delicato passaggio
dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria e di offrire ai docenti un
supporto nella definizione di criteri efficaci nel passaggio di informazioni
circa i bambini per la formazione delle nuove classi. I destinatari sono i
bambini che frequentano l’ultimo anno di scuola e che abbiano il consenso dai
genitori. Il progetto è seguito dalla psicopedagogista Dr.ssa Daniela Castelli
e comprende una fase di progettazione e presentazione con le insegnanti, una
fase di lavoro individuale con i bambini e l’ultima fase di restituzione dei
risultati alle insegnanti che li comunicheranno alle famiglie. In collegio
docenti verranno verificati i percorsi didattici svolti e rafforzati e ampliati
qualora ce ne fosse la necessità.
Progetto sulla prevenzione del
disagio nella scuola dell’infanzia: la nostra scuola ha accolto la proposta di partecipare ad un progetto
legittimato e finanziato dal comune di Rho sulla prevenzione del disagio nella
scuola dell’infanzia. Per questo ha a disposizione la consulenza della
psicopedagogista dr.ssa Daniela Castelli. Il progetto intende affrontare i
problemi di natura relazionale, espressiva, comunicativa e cognitiva propri del
bambino impegnato nel delicato processo di sviluppo della prima infanzia. Il
progetto comprende momenti di osservazione nel gruppo classe su richiesta
dell’insegnante, incontri a cadenza mensile con il collegio docenti, sportello
consulenza per i genitori che ne facciano richiesta.
Insegnamento della religione
cattolica: si colloca nel quadro delle finalità della
scuola dell’infanzia, contribuendo alla formazione integrale del bambino. Tende
a promuovere la sua identità anche nella dimensione religiosa attraverso
l’attività settimanale di insegnamento ( di cui ogni alunno che si iscrive è
tenuto ad avvalersi, in quanto tale insegnamento è parte integrante del
Progetto Educativo della scuola stessa), la preghiera del mattino, l’azione
educativa in riferimento a fatti quotidiani.
Inoltre nell’arco dell’anno vengono proposte
come occasione di crescita e incontro educativo:
· Una o più uscite didattiche progettate come
arricchimento della programmazione curricolare
· “Teatro a scuola” dove i bambini assistono e
diventano co-protagonisti di uno spettacolo teatrale
· Festa di Natale
· Festa di fine anno
9. CONTINUITA’ EDUCATIVA
Orizzontale: rapporti scuola - famiglia
La nostra scuola riconosce nella famiglia
l’ambiente educativo primario per il bambino, pertanto essa:
· Ritiene preminente la centralità del bambino,
il rispetto della sua identità, pronuovendone lo sviluppo attraverso la
risposta attenta e puntuale a tutte le esigenze materiali, culturali e
spirituali.
· Favorisce un clima di dialogo, confronto e
aiuto reciproco nel rispetto delle reciproche competenze.
· Richiede la collaborazione dei genitori
all’atto dell’inserimento del bambino nella scuola, per ricostruirne la storia
seguendo i criteri indicati nel fascicolo personale.
· Sollecita incontri occasionali con le famiglie
e ne promuove altri in modo sistematico, allo scopo di consentire uno scambio
di informazioni. Nel mese di ottobre viene convocata l’assemblea generale
durante la quale è presentata la programmazione didattica annuale; nei mesi di
novembre e maggio si svolgono i colloqui individuali tra i genitori e le
insegnanti per concretizzare la collaborazione scuola – famiglia.
· Considera con rispettosa discrezione,
comprensione e solidarietà le situazioni familiari difficili socialmente,
culturalmente ed economicamente precarie. Ferma restando inoltre che ogni
azione congiunta deve comunque salvaguardare la spontaneità e la serenità del
bambino.
· Sensibilizza la famiglia affinchè lo
svolgimento di particolari momenti della vita scolastica, quali ricorrenze e
incontri festosi, avvenga in modo attivo, ma rispettoso della tranquillità dei
bambini e del loro inalienabile diritto a “star bene a scuola”.
· Promuove l’integrazione scolastica per bambini
diversamente abili cercando di armonizzare l’assetto organizzativo della scuola
con le caratteristiche individuali del soggetto in difficoltà.
· Favorisce in presenza di situazioni ambientali
multiculturali e plurietniche, l’inserimento di bambini appartenenti a culture,
razze e religioni diverse.
Verticale
Per
garantire continuità e serenità al passaggio da una scuola all’altra, viene
attuato un progetto di raccordo tra il micronido e la scuola dell’infanzia.
Questo è articolato in vari momenti, progettati nel corso dell’anno dal team
insegnanti in collaborazione con le educatrici del micronido.
Un secondo passaggio che crea continuità è
vissuto prima dell’entrata alla scuola primaria. I bambini dell’ultimo anno che
frequenteranno la scuola primaria del quartiere vengono invitati a partecipare,
accompagnati dai genitori, ad un momento festoso di raccordo.
Inoltre le insegnanti della nostra scuola sono
disponibili alla trasmissione di un fascicolo di presentazione delle competenze
raggiunte da ciascun bambino per favorire un passaggio alla scuola primaria più
sereno possibile.
10. PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE
La scuola si prefigge lo scopo di rafforzare
la cultura dell’inclusione per rispondere efficacemente alle necessità di ogni
bambino che presenti Bisogni Educativi Speciali. Pertanto si propone:
· Creare un ambiente accogliente
· Sostenere l’apprendimento
· Centrare l’intervento sulla classe in funzione
del bambino
· Favorire l’acquisizione di competenze
collaborative
· Promuovere una stretta collaborazione fra
tutte le componenti della comunità educante
I destinatari dell’intervento a favore
dell’inclusione scolastica sono tutti i bambini con Bisogni Educativi Speciali che manifestino:
· Disabilità (legge 104/92)
· Disturbi specifici dell’apprendimento (legge
170/2010)
· Svantaggio socio – economico, linguistico,
culturale
L’area dei bisogni educativi
speciali è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di
deficit. Ogni bambino, con continuità o per determinati periodi,può manifestare
bisogni educativi speciali o per motivi psicologici, sociali.
La scuola istituisce un gruppo per
l’inclusione con lo scopo di realizzare il diritto all’apprendimento per tutti
i bambini che manifestano una situazione di difficoltà mediante la
programmazione di un Piano Annuale per l’Inclusione (PAI). Il gruppo di lavoro ha la funzione di:
· Rilevazione dei BES
· Raccolta e documentazione degli interventi
didattico – educativi realizzati
· Confronto sui casi, consulenza e supporto ai
colleghi su strategie e metodologie
· Rilevazione, monitoraggio e valutazione del
livello di inclusività della scuola
· Elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’inclusività
Il collegio docenti si propone di discutere e
deliberare il piano annuale; discute e delibera, all’inizio di ogni anno
scolastico, gli obiettivi proposti dal gruppo di lavoro e al termine dell’anno
verifica i risultati ottenuti.
12. ORGANIZZAZIONE
ORGANI COLLEGIALI: Sono tra gli strumenti che possono garantire
sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra
scuola e territorio. Nella nostra scuola è presente:
· Il consiglio di intersezione composto da tutte
le insegnanti e i rappresentanti di classe eletti tra i genitori durante
l’assemblea generale di inizio anno scolastico. Hanno il compito di formulare
al collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica
nonché quella di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra i docenti e i
genitori. Si riunisce due volte all’anno.
· Il collegio dei docenti composto da tutte le
insegnanti e la coordinatrice è l’organo responsabile dell’organizzazione
didattica ed educativa della scuola. Ha il compito di progettare, organizzare,
verificare e valutare la vita didattica della scuola. Si riunisce una volta al
mese e ogni qualvolta la coordinatrice e le insegnanti lo ritengano necessario.
CONCLUSIONI
Al termine di ciascun anno scolastico, viene
elaborato un documento di verifica annuale, illustrato al collegio docenti. Il
PTOF è documento flessibile, soggetto a modifiche e integrazioni annuali. La
piena realizzazione dell’Offerta Formativa programmata è la risultante
dell’impegno e della professionalità di tutti gli operatori all’interno della
scuola.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa
della scuola dell’infanzia Dal Pozzo è stato elaborato e approvato dal collegio
dei docenti nella seduta del giorno 12 dicembre 2018.
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